giovedì 30 settembre 2010
Opus Dei Segreta
Dopo la lettura di "Poteri Forti" di Ferruccio Pinotti, mi sono messo in cerca di altri suoi scritti e mi sono trovato a leggere "Opus Dei Segreta", libro inchiesta basato su testimonianze di persone ex-opusdei che raccontano la sconcertante realtà fondata da Escrivá. Tra l'altro si scoprono i legami che l'Opus ha avuto con il cattolicissimo Antonio Fazio, l'amicizia tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri nata grazie all'Opus per poi tornare sul caso Calvi-Ambrosiano, il caso Ruiz Mateos in Spagna, il crac Parmalat... un libro da leggere d'un fiato e da consigliare agli amici
martedì 28 settembre 2010
La polizia di Catania
L'intimidazione -con o senza divisa- NON deve passare sotto silenzio, chiediamo dunque, a tutti i lettori di inviare una e-mail al dott. Raffaele Stancanelli, Sindaco di Catania, perchè prenda provvedimenti su questi poliziotti. Questo post verrà segnalato per conoscenza a:
- segreteria.sindaco@comune.catania.it (Sindaco)
- alberto.pasqua@comune.catania.it (Mobilità e Viabilità)
- Meetup Beppe Grillo
- e a quante più persone possibili
lunedì 27 settembre 2010
Coca-Cola. L'inchiesta proibita
Riallaccianomi al post sulla Coca-Cola, segnalo un libro di Reymond William "Coca-Cola. L'inchiesta proibita". Per leggerlo e comprenderlo facilmente, come molti libri-inchiesta, suggerisco di prendere carta e penna per farsi degli schemini con i nomi e i riferimenti che vengono citati. Buona lettura!
giovedì 23 settembre 2010
Gli italiani di Melbourne
Ho temuto fino all'ultimo, ho avuto paura, mi son detto "sarà una delle solite nazionali ante-Ballerini", invece per fortuna, mi sbagliavo; ora posso rilassarmi perchè gli atleti selezionati dal CT Bettini, almeno sulla carta, mi piacciono molto. Un bel gruppo rodato con qualche giusta new entry votato al leader unico: Pippo Pozzato. La scelta di non portare via Petacchi e Bennati potrà scatenare polemiche, ma secondo me è stata giusta e coraggisa (troppi galli in un pollaio non avrebbero giovato alla spedizione italica). Le conferme su Tonti, Nocentini e Bruseghin le trovo sagge, soprattutto per quest'ultimo, che dopo una stupenda carriera da gregario di lusso, lavoratore indomito, e non per ultimo, sul podio al Giro d'Italia è stato "cacciato" dalla Lampre (con la discutibile sfutiata del patron Galbusera alla tappa-sciopero di Milano) e ha dovuto accasarsi in Spagna.
Questo è il gruppo al completo: Filippo Pozzato (Team Katusha), Marzio Bruseghin (Caisse d’Erpagne), Vincenzo Nibali e Daniel Oss (Liquigas), Enrico Gasparotto (Astana), Francesco Gavazzi (Lampre), Rinaldo Nocentini (Ag2r), Luca Paolini (Acqua & Sapone), Andrea Tonti (Carmioro), Matteo Tosatto (Quick Step) e Giovanni Viscondi (Isd Neri).
Questo è il gruppo al completo: Filippo Pozzato (Team Katusha), Marzio Bruseghin (Caisse d’Erpagne), Vincenzo Nibali e Daniel Oss (Liquigas), Enrico Gasparotto (Astana), Francesco Gavazzi (Lampre), Rinaldo Nocentini (Ag2r), Luca Paolini (Acqua & Sapone), Andrea Tonti (Carmioro), Matteo Tosatto (Quick Step) e Giovanni Viscondi (Isd Neri).
mercoledì 22 settembre 2010
Garibaldi e i preti
(Questo post è un antipasto, sui futuri che verranno pubblicati, riguardanti le malefatte del Vaticano.)
Premetto che non ho mai avuto una gran simpatia per il Giuseppe nazionale, ma stavolta si.
Nell'Ottocento, anche dopo la Restaurazione, molti personaggi famosi cominciarono a difendersi dagli interessi clericali sul proprio trapasso, come Victor Hugo che fece sorvegliare la propria stanza da persone fidate a Giuseppe Garibaldi che lasciò in proposito un testamento chiarissimo:
"Siccome negli ultimi momenti della creatura umana il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra e, mettendo in opera ogni turpe stratagemma propaga, con l'impostura in cui è maestro, che il defunto comp'è, pentendosi delle sue credenze, ai doveri di cattolico; in conseguenza io dichiaro che, trovandomi in piena ragione, oggi non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato di un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare.
E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi a un discendente di Torquemada". Giuseppe Garibaldi
Premetto che non ho mai avuto una gran simpatia per il Giuseppe nazionale, ma stavolta si.
Nell'Ottocento, anche dopo la Restaurazione, molti personaggi famosi cominciarono a difendersi dagli interessi clericali sul proprio trapasso, come Victor Hugo che fece sorvegliare la propria stanza da persone fidate a Giuseppe Garibaldi che lasciò in proposito un testamento chiarissimo:
"Siccome negli ultimi momenti della creatura umana il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra e, mettendo in opera ogni turpe stratagemma propaga, con l'impostura in cui è maestro, che il defunto comp'è, pentendosi delle sue credenze, ai doveri di cattolico; in conseguenza io dichiaro che, trovandomi in piena ragione, oggi non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato di un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare.
E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi a un discendente di Torquemada". Giuseppe Garibaldi
domenica 19 settembre 2010
Philips: packaging voluminosi
Tempo fa ho comprato una macchinetta tagliacapelli della Philips (Hairclipper), la delusione è arrivata al momento dello spacchettamento-packaging, quando (come vedete da foto), ho notato l'enorme spreco di cartoncino/plastica/spazio. Lavorando nel settore della grafica so bene che le aziende chiedono scatole capaci di "farsi notare" sugli scafali dei negozi, ma creare una scatola grande quasi il doppio del prodotto che contiene mi pare davvero eccessivo e antiecologico (scatole + grandi = rimorchi + grandi o + camion in circolazione)
sabato 18 settembre 2010
Comunicazione sociale: I won't wear a Helmet
Tre esempi di comunicazione sociale efficace, studiati dai creativi della Ogilvy & Mather, per sensibilizzare i ciclisti all'uso del casco. Bella campagna, cruda ma efficace, come sempre non made in italy. Ecco qui le tre versioni: Pubblicità 1 , Pubblicità 2 , Pubblicità 3
venerdì 17 settembre 2010
Marketing Coca-Cola
Dal sito Veramente.org, segnalo un bel post che parla dell'ultima trovata pubblicitaria della Coca-Cola. Purtroppo devo ammettere di essere cresciuto a "pane e Coca-Cola", ma dopo aver letto il libro "Coca-Cola. L'inchiesta proibita" d Reymond William, da almeno un anno non la compro più... con enorme soddisfazione!
giovedì 16 settembre 2010
Poteri Forti di Ferruccio Pinotti
Suggerisco a tutti la lettura di un gran bel libro firmato da Ferruccio Pinotti, "Poteri Forti". Un libro che partendo dall'omicidio Calvi (intervistando anche il figlio Carlo), svela i poteri forti della chiesa (volutamente in minuscolo) e dell'opus dei.
martedì 14 settembre 2010
opencyclemap.org
Fabri segnala OpenCycleMap, la mappa delle piste ciclabili nel mondo. Un sito che non conoscevo, ma che ho trovato molto interessante soprattutto perchè per i ciclisti e cicloturisti, hanno la possibilità di inserire nuovi tratti ciclabili. Guardando la mappa a livello europeo si capisce subito che l'italia è "un pochino indietro". Lo trovate all'indirizzo www.opencyclemap.org.
lunedì 13 settembre 2010
Status Symbol degli inglesi: meglio la Bici che il Suv
A crederci non erano in molti, alla fine del 2009, quando il ministero dei Trasporti britannico propose uno schema di benefici fiscali per incentivare l' uso della bicicletta nel quotidiano viaggio verso l' ufficio. L' offerta, semplice e rivoluzionaria, destinata sia alle imprese sia ai lavoratori, voleva promuovere le due ruote come benefit aziendale, libero dalle imposte e deducibile dalla dichiarazione annuale dei redditi. Fu giudicato con una certa freddezza a dimostrazione che i mass media, spesso, non sanno cogliere le tendenze nella società. Oggi, le statistiche del Regno Unito (Bicycles Uk 2010) rendono conto che, un po' per la crisi economica e un po' per la maggiore responsabilità ambientale dei cittadini, le abitudini e le preferenze sono radicalmente mutate. E in meglio. In poco meno di un anno sono state ben 25 mila le imprese che hanno sottoscritto l' invito del ministero dei Trasporti e 3 milioni e mezzo gli acquirenti di biciclette, unico boom in un quadro di generale arretramento. L' inglese del ceto medio, il pendolare e l' inglese della City hanno scoperto il simbolo di questi tempi: la due ruote. Del resto, basta guardarsi attorno a Londra (dove all' inizio di agosto è stato avviato l' affitto delle bici pubbliche, sull' esempio di Parigi e Milano) per verificare il nuovo trend. Russi e arabi sfoggiano suv e fuoriserie da favola. I sudditi di Sua Maestà, impiegati, professionisti e manager, preferiscono la bicicletta. È il loro status symbol. Finalmente, anche i mass media se ne rendono conto. E raccontano che «il Regno Unito ha adottato il Tour de France style». Bell' esempio. Noi, italiani, abbiamo il Giro. Purtroppo, ci manca ancora il resto: lo «style». Fabio Cavalera (fonte: corriere.it)
domenica 12 settembre 2010
Vado a vivere a Vauban… (magari)
Vauban è una dei più grandi quartieri car-free (senza auto) in Germania. Chi ci vive, deve una volta l’anno, confermare di non possedere un’automobile. I possessori di auto, devono comprare un posto nel parcheggio multi-piano situato nella zona periferica del distretto (inizialmente i box auto erano stati pensati uno ogni due famiglie, ma il possesso di automobili è crollato col passare del tempo e molti di questi box ora sono vuoti). Ai veicoli è comunque permesso circolare per le vie a passo d’uomo (e in Germania è davvero “a passo d’uomo“) per ritirare e consegnare, ma non parcheggiare.
Si è notato che i bambini di quattro o cinque anni possono giocare, pattinare, pedalare ecc senza pericolo e senza il controllo diretto dei genitori; al tempo stesso gli adulti, tendono a socializzare all’aperto molto di più rispetto alle zone aperte al traffico. C’è pure Groningen nei Paesi Bassi, che con i suoi 16.500 residenti probabilmente è la più grande cittadina car-free in Europa; un area pedonale interamente chiusa al traffico con tre quarti delle famiglie senza auto, il 40% di tutti gli spostamenti all’interno della città viene fatto in bicicletta.
Vauban e Groningen non sono un caso isolato, zone car-free di questo tipo (con meno abitanti) esistono ad Amsterdam, Edimburgo, Vienna, Amburgo e Norimberga… in italia per ora nemmeno “l’idea” sfiora i ns politici.
Si è notato che i bambini di quattro o cinque anni possono giocare, pattinare, pedalare ecc senza pericolo e senza il controllo diretto dei genitori; al tempo stesso gli adulti, tendono a socializzare all’aperto molto di più rispetto alle zone aperte al traffico. C’è pure Groningen nei Paesi Bassi, che con i suoi 16.500 residenti probabilmente è la più grande cittadina car-free in Europa; un area pedonale interamente chiusa al traffico con tre quarti delle famiglie senza auto, il 40% di tutti gli spostamenti all’interno della città viene fatto in bicicletta.
Vauban e Groningen non sono un caso isolato, zone car-free di questo tipo (con meno abitanti) esistono ad Amsterdam, Edimburgo, Vienna, Amburgo e Norimberga… in italia per ora nemmeno “l’idea” sfiora i ns politici.
sabato 11 settembre 2010
Cicliabile 10 e lode a Grosseto
Se vi capita di passare da Grosseto regalatevi una pedalata sulla ciclabile che unisce Grosseto a Marina di Grosseto. Sono circa 14 km di ciclabile vera con una banchina lagra e ben asfaltata che offre sicurezza ai ciclisti grazie a guard rail o canali di irrigazione che la separano, in maniera netta, dalla provinciale. La ciclabile inizia all’incrocio di Marina di Grosseto e porta al bellissimo velodromo (così battezzato dai cittadini) dove famiglie, bimbi e nonni si godono la vita all’aria aperta.
venerdì 10 settembre 2010
38mila biciclette al giorno!!!
Trattasi di North Bridge Street, a Copenhagen ovviamente!
Ascoltando il filmato restano impresse alcuni punti come:
- 50% di pendolari in bici
- incoraggiare i cittadini ad usare la bici
- garantire ciclabilità sicura
- togliere una corsia al traffico automobilistico
- semafori sincronizzati sulle biciclette (pedalando a 20km/h prendi tutti i verdi!)
- 30mila cargo bike in circolazione ogni giorno
- migliorare la salute pubblica
…viene da chiedersi se è sogno o realtà, di sicuro è il paradiso terrestre per ogni ciclista-commuter
giovedì 9 settembre 2010
Castelli: troppa carta sprecata
Anche Castelli entra nella sezione Sprechi “grazie” al packaging ricercato per gli shorts Rosso Corsa. Ennesimo esempio di carta sprecata (scatola + semiscatola interna estraibile + fascia di carta + libricino multipagina) che sicuramente aiuterà l’immagine, la vendita e l’acquisto, ma di certo non aiuta l’ecologia. Manda una mail per sensibilizzare produttori e clienti ad un acquisto più sostenibile!
mercoledì 8 settembre 2010
Cargobike per Deutsche Post
Quando mai succederà in itaglia? qui da noi, i postini smanettano sullo scooterone, sgasano da un palazzo all'altro (anche se tra un palazzo e l'altro ci sono 5 mt!) e troppo spesso il casco resta legato al braccio...
Deutsche Post - Poste italiane : 10 - 0
Deutsche Post - Poste italiane : 10 - 0
martedì 7 settembre 2010
Consumo, dunque sono
Finita la lettura di questo libro scritto da Zygmunt Bauman; interessantissimo nei contenuti ma non di facile lettura (lo scrittore apre un discorso dentro l'altro, parentesi su parentesi che talvolta fanno perdere il filo del discorso). Zygmunt parte analizzando quella che una volta era la "società dei produttori" dove i valori erano sicurezza, stabilità, durata nel tempo. Oggi viviamo nella "società dei consumatori", e della "ricerca della felicità istantanea" (che non deriva dalla soddisfazione dei desideri ma dalla loro quantità). Nonostante tutto, rispetto ai nostri antenati non siamo più felici ma più alienati, isolati, prosciugati da vite frenetiche e vuote.
lunedì 6 settembre 2010
Garmin: troppi libricini
Inauguriamo la categoria “Sprechi” fermando l'attenzione sulle istruzioni del Garmin Edge 500. Il nuovo gps dedicato ai ciclisti viene venduto in una confezione che conta al suo interno 6 “libricini” multipagina (16 facciate) di istruzioni in varie lingue. E’ chiara la comodità da parte di Garmin, di fare un unica confezione per il mercato globale, ma che senso ha per un italiano avere le istruzioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese? (anche perchè le istruzioni possono venir scaricate comodamente on-line).
…quando acquistuiamo prestiamo attenzione anche alla sensibilità ecologica di un’azienda!
domenica 5 settembre 2010
C'era una volta Scapin
C'era una volta un fine artigiano dell'acciaio apprezzato in tutto il mondo. Tubi in acciaio, saldature precise da oreficeria, grafiche semplici e pulite; uno dei veri artisti della bici made in italy. Poi è successo che (purtroppo) la difficile situazione finanziaria ha portato l'acquisto del marchio da parte di Olympia. Oggi ci troviamo lo storico marchio padovano verniciato su dei telai in "carTonio" fatti da chissachi e chissadove, con grafiche standardizzate alla massa (non vi ricorda Scott?!?).
C'era una volta Scapin... ora per me non c'è più.
C'era una volta Scapin... ora per me non c'è più.
sabato 4 settembre 2010
Fast Food Nation
Qualcuno si domanderà "cosa c'entra con la BC?"; domanda legittima. La risposta è: la BC è salute, è benessere, è star bene, è stile di vita, è emozioni ed è pure cibo... già il cibo (senza "benzina" non si pedala). Ho trovato in edicola questo fantastico DVD (lo avevo già visionato a casa di amici), che merita di esser comprato: "Fast Food Nation".
Dopo "Super Size Me" può essere un valido strumento per dare una scossa ad adolescenti intorpiditi e ad adulti trangugiatori di hamburger da 1 euro.
Dopo "Super Size Me" può essere un valido strumento per dare una scossa ad adolescenti intorpiditi e ad adulti trangugiatori di hamburger da 1 euro.
venerdì 3 settembre 2010
Rattoppi all'itagliana
La denuncia di viabilità, incroci, strade e ciclabili malfatte è uno dei propositi di propagandaBC; un archivio di denuncia a servizio dei ciclisti e (se lo vorranno) degli amministratori interessati, che potranno così, intervenire e migliorare.
Nella foto ecco un classico esempio di "rattoppo all'itagliana", ovvero, due badilate di catrame sulla buca, battute alla menopeggio e via...
risultato: tra 2 temporali saremo al punto di partenza, con l'acqua infiltrata e l'asfalto sbriciolato.
E pensare che bastaerebbe copiare dal nostro Altoadige, dove le condizioni meteo sono certamente più severe e dove, le strade sono tenute molto meglio!
Nella foto ecco un classico esempio di "rattoppo all'itagliana", ovvero, due badilate di catrame sulla buca, battute alla menopeggio e via...
risultato: tra 2 temporali saremo al punto di partenza, con l'acqua infiltrata e l'asfalto sbriciolato.
E pensare che bastaerebbe copiare dal nostro Altoadige, dove le condizioni meteo sono certamente più severe e dove, le strade sono tenute molto meglio!
giovedì 2 settembre 2010
Per il parlamento europeo la bici è mezzo di trasporto fondamentale
La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo ha riconosciuto il ruolo della bicicletta come mezzo di trasporto fondamentale per le aree urbane. Oltre al riconoscimento del ruolo della bicicletta come modalità di trasporto cruciali per le aree urbane, il rapporto finale, redatto da Mathieu Grosch chiede anche un aumento dei finanziamenti per promuovere i concetti di trasporto della bicicletta. Il testo mira a promuovere il concetto di “efficace co-modalità“, basato su l’uso più efficiente di ogni modalità di trasporto e di risolvere i problemi più pressanti, della decarbonizzazione dei trasporti e della sicurezza stradale. La promozione del ciclismo è fondamentale in un sistema di trasporto che mira non solo a ridurre il suo impatto sull’ambiente, ma anche di prendere in considerazione l’impatto sociale ed economico di trasporto. Tuttavia la chiave per aumentare l’uso della bici è il miglioramento delle infrastrutture ciclistiche, ed ETRA si è adoperata con successo per l’adozione di un emendamento che prevede un aumento del 20% entro il 2020 dei finanziamenti per i concetti di trasporto ciclo-friendly; in italia vedremo qualche risultato?
mercoledì 1 settembre 2010
Piccolo trattato di ciclosofia
Iniziamo questo microblog con la sezione LIBRI e il Piccolo trattato di ciclosofia di Tronchet Didier – Edizioni Pratiche (Gruppo Saggiatore). Il ciclista non fa code, non ha problemi di parcheggio. Procede spavaldo, impettito, e il suo agile veicolo gli trasmette una tranquilla solennità. Beffardamente sorpassa l’automobilista imbottigliato nel traffico, rattrappito fra schienale e sedile in una regressiva posizione fetale. Consigliatissimo ai ciclisti urbani, ecologici, fissati, Critical mass e pedalatori di tutte le salse.
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